Dialoghi e punteggiatura, costruzione del testo, analisi delle risorse dello scrittore e un excursus sui generi, tra ibridi, giallo e romanzo storico: è stato denso di spunti il secondo weekend di ‘Scuola Passaggi’, la scuola di scrittura promossa da Passaggi Festival, della quale si è concluso a Pesaro il primo corso con la presenza di tre grandi scrittori italiani: Lorenzo Pavolini, Piero Sorrentino e Flavio Santi.

Una lezione e un laboratorio di scrittura sui dialoghi con Piero Sorrentino

Nelle dieci intense ore di lezioni, tra le altre cose, si è approfondita l’analisi dei ferri del mestiere: Sorrentino, scrittore, autore e conduttore della trasmissione di Rai Radio Tre ‘Zazà’, ha spiegato modalità e caratteristiche dei dialoghi attraverso gli esempi della grande letteratura, soprattutto americana, misurando la bellezza dei dialoghi letterari e quanto questi possano ancora dire al tempo delle narrazioni televisive.
Spesso accade – sottolinea Sorrentino – che agli aspiranti scrittori i dialoghi possano apparire come la parte del lavoro della scrittura meno impegnativa, salvo poi imbattersi nella scoperta amara che non è affatto così. Per questo è fondamentale, per loro, incontrare i testi dei grandi scrittori (soprattutto i maestri della short story americana come Hemingway, Carver, Salinger…) e provare a smontarli e rimontarli, così da acquisire la consapevolezza che – se esiste un elemento del lavoro dello scrittore da non sottovalutare mai – è esattamente quello dei dialoghi“.
Spazio anche alla pratica della scrittura, grazie al laboratorio proposto da Sorrentino, gli studenti si sono messi alla prova sulla redazione di dialoghi e flash back, leggendo poi pubblicamente il proprio testo.

Pavolini, che della scuola è direttore, si è addentrato nella costruzione del testo, analizzando tempi narrativi e salti temporali, tra flash back e flash-forward e ha dedicato una lezione alle regole della punteggiatura.

Il decalogo dello scrittore e la nascita di un commissario con Flavio Santi

Flavio Santi, scrittore, traduttore e inventore del personaggio letterario dell’ispettore Drago Furlan, ha illustrato agli allievi le risorse dello scrittore, sintetizzate in alcune piccole grandi regole tra leggere, vivere, tradurre ed imitare e ha intrapreso un viaggio nel giallo italiano, con tappa in Friuli: “Un tuffo nel mondo friulano – ha commentato Santi – tra osterie e indagini che rimandano a episodi poco noti della storia, il romanzo giallo sa raccontare l’Italia spesso meglio di un libro di storia o di un reportage giornalistico, questa è la vera forza della letteratura”.

Dopo due fine settimana a Pesaro, Scuola Passaggi per il suo ultimo appuntamento si trasferirà a Fano, il 26 e 27 giugno, come appendice finale della nona edizione di Passaggi Festival.

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