Ma cos’è mai la poesia?
Ad alcuni piace la poesia.
Ad alcuni –
cioè non a tutti.
E neppure alla maggioranza, ma alla minoranza.
Senza contare le scuole, dove è un obbligo,
e i poeti stessi,
ce ne saranno forse due su mille.
Piace –
ma piace anche la pasta in brodo;
piacciono i complimenti e il colore azzurro,
piace una vecchia sciarpa,
piace averla vinta,
piace accarezzare un cane.
La poesia –
ma cos’è mai la poesia?
Più d’una risposta incerta
è stata già data in proposito.
Ma io non lo so, non lo so e mi aggrappo a questo
come alla salvezza di un corrimano.
Wislawa Szymborska
Dare una definizione di poesia è difficile persino per la poetessa premio Nobel Wislawa Szymborska. Partendo dalla definizione letterale potremmo dire che la poesia, arte antichissima, la quale prende il nome dal verbo greco “poièo”, che significa “fare, produrre”, è la capacità di produrre composizioni verbali caratterizzate da un particolare suono e ritmo in grado di veicolare contenuti ed evocare suggestioni ed emozioni.
La poesia nella storia
La poesia, infatti, è nata prima della scrittura, in stretto legame con le forme di oralità, poiché inizialmente era volta proprio a facilitare la memorizzazione e la trasmissione delle informazioni. Le prime forme sono rintracciabili principalmente nell’epica e nella lirica greche.
L’eredità della poesia antica si è perpetuata nel Medioevo per poi raggiungere il suo apice nel Rinascimento con poeti come Petrarca e Dante, solo per citarne alcuni.
Nel periodo dell’Illuminismo e poi del Rinascimento, la poesia ha iniziato anche ad acquisire un significativo valore sociale e civile: sono moltissime le poesie ‘impegnate’, di denuncia, di protesta, che inglobano temi collettivi, di portata sociale, facendosi portavoce di messaggi comunitari che arrivano nel Novecento persino a raccontare la guerra e le sue terribili conseguenze.
La scrittura in versi
La caratteristica principale che distingue la poesia dagli altri testi è il fatto che sia scritta in versi; il verso è considerato infatti l’unità di misura del testo poetico, mentre la prosa consiste in un flusso continuo del testo senza interruzioni.
Il verso (ogni singola riga che compone la poesia) è caratterizzato dal numero di sillabe che lo determinano e dal ritmo, dall’alternarsi cioè di accenti e pause.
Un testo per essere definito poesia deve possedere anche un aspetto fonetico, una musicalità, una melodia che raramente si riscontra nella prosa. I versi, così come le poesie stesse, possono essere più o meno lunghi, non ci sono regole prestabilite, ma devono avere una loro armonia interna.
Per conferire musicalità al testo, spesso i versi delle poesie sono in rima. La rima tra i versi di una poesia può essere:
- baciata (AABB): tra due versi consecutivi;
- alternata (ABAB): il primo verso rima con il terzo e il secondo con il quarto;
- incrociata (ABBA): il primo verso rima con il quarto e il secondo con il terzo.
La rima
Le rime in poesia possono seguire regole diverse a seconda dello stile e della tradizione poetica. Ecco alcune delle principali regole e considerazioni riguardanti le rime:
Rima esatta: In molte forme poetiche tradizionali, come il sonetto o il villanelle, le rime devono essere esatte, il che significa che le parole devono coincidere perfettamente alla fine dei versi. Ad esempio, in un sonetto, il tipico schema di rima è ABAB CDCD EFEF GG, dove le lettere corrispondono a schemi di rima esatta.
Rima baciata: Questo tipo di rima si verifica quando due versi consecutivi finiscono con parole che suonano esattamente uguali. Ad esempio, in un distico (coppia di versi), il primo verso potrebbe terminare con la parola “amore” e il secondo con “cuore”.
Rima alternata: In questo schema di rima, i versi alternati in una strofa si rimeranno tra loro. Ad esempio, in un terzetto (strofa di tre versi), il primo e il terzo verso potrebbero rimirarsi, mentre il secondo verso non rima con nessuno dei due.
Rima interna: Questa tecnica si verifica quando una parola all’interno di un verso rima con una parola all’interno di un altro verso, piuttosto che alla fine dei versi. Questa è una forma di rima più sottile e può aggiungere complessità al testo poetico.
Rima ricca: Questo tipo di rima coinvolge parole che non solo coincidono alla fine dei versi, ma hanno anche suoni vocalici e consonantici simili. Questo aggiunge un livello di musicalità e intensità alla poesia.
Rima consonante vs rima vocale: Le rime consonanti coinvolgono sia le vocali che le consonanti finali delle parole, mentre le rime vocali coinvolgono solo le vocali finali. La scelta tra queste due forme può influenzare il ritmo e la musicalità della poesia.
Queste sono alcune delle regole più comuni per creare rime in poesia, ma è importante notare che molta poesia contemporanea, specialmente la poesia sperimentale o libera, può rompere queste regole e sfruttare la libertà artistica per esprimersi in modi non convenzionali.
Poesia e figure retoriche
Tra gli espedienti più diffusi nella scrittura dei componimenti poetici ci sono poi le figure retoriche, capaci di conferire una forma particolare alle parole, che si scosta dal loro uso quotidiano, abituale, in modo da esprimere più agevolmente concetti complessi o da suscitare particolari emozioni in chi ascolta o legge.
Le figure retoriche si dividono tre grandi gruppi:
1. Le figure di suono o fonetiche
Le figure di suono agiscono sul suono effettivo delle parole col fine di ottenere un effetto poetico, cioè diverso da quello tipico del linguaggio comune. Si tratta di una caratteristica specifica della poesia, che conferisce alla lettura del testo un particolare suono: dolce, aspro, piano, solenne, vivace… Tra le più comuni figure di suono si trovano l’allitterazione, l’anafora, l’onomatopea, l’assonanza, la consonanza.
2. Le figure sintattiche o di costruzione
Le figure sintattiche intervengono sull’ordine di costruzione della frase, sfruttano l’ordine delle parole all’interno della frase.
Tra le più comuni figure sintattiche troviamo: il climax, il chiasmo, l’inversione, l’anafora, l’ellissi.
3. Le figure di significato o semantiche
Le figure di significato rappresentano un modo anche qui ancora una volta diverso, particolare, di usare il significato delle parole rispetto al linguaggio di tutti i giorni, in modo da esprimere concetti più astratti o più profondi, suscitando emozioni tramite l’associazione delle immagini.
A differenza delle altre figure retoriche, le figure semantiche sono utilizzate tanto nella poesia quanto nella prosa e nel parlato e sono infatti tipiche dei modi di dire, delle frasi fatte.
Le più diffuse sono: la perifrasi, l’iperbole, la litote, la metonimia, la sineddoche, la sinestesia, la personificazione.
Consigli per chi scrive poesie
Consigli da tenere a mente per cimentarsi nella scrittura di poesie:
- • leggere, leggere, leggere: il punto centrale della scrittura, di qualsiasi tipo: prima di scrivere è fondamentale leggere. Leggi di tutto, soprattutto poesie, dai classici ai poeti contemporanei, leggi e assorbi quanto più possibile, ruba dagli altri;
- • trova la tua voce: lo stile poetico è unico e personalissimo, mettiti in gioco e cerca di capire come far emergere la tua voce attraverso le parole;
- • le poesie sono fatte di versi: molto banalmente, una poesia è una poesia perché è scritta in versi. Il verso è l’unità ritmica minima e non va dimenticato, altrimenti si passa alla prosa senza nemmeno accorgersene;
- • la metrica è tutto: va scelta a monte e poi rispettata, la metrica non si improvvisa, ci sono delle regole precise su cui basarsi;
- • sentiti libero di sperimentare: la poesia è anche libertà, fai dei tentativi, prova varie forme, sperimenta stili e forme diversi;
- • la lingua è la prima cosa: va bene la licenza poetica, ma non bisogna trascurare la correttezza grammaticale e sintattica che determinano la credibilità del componimento;
- • il linguaggio rivela chi sei: l’uso di figure retoriche, la scelta di un particolare registro, il richiamo evocativo a determinati mondi sono tutti elementi che contribuiscono a dare spessore e valore identitario a una poesia;
- • in poesia più che mai, la punteggiatura è fondamentale e può fare veramente la differenza. Dosala bene;
- • punta tutto sui sentimenti: una poesia può dirsi tale solo se comunica realmente qualcosa, se ha emozioni da trasmettere e moti interiori da smuovere, scrivi solo se hai veramente qualcosa da dire, se vuoi esprimere dei sentimenti; non scrivere una poesia se non vuoi esporti e dare libero accesso al tuo io più profondo.
A cosa serve un corso di scrittura sulla poesia
Un corso di scrittura sulla poesia serve a molti scopi:
Sviluppo delle capacità creative: un corso di questo tipo aiuta a sviluppare la creatività e la capacità di espressione. Gli esercizi e le attività proposti incoraggiano gli allievi a pensare in modo innovativo e ad esprimersi in modi originali.
Apprendimento delle tecniche poetiche: i corsi di scrittura insegnano le varie tecniche utilizzate nella creazione di poesie, come la metrica, la rima, le figure retoriche, l’uso delle immagini e della simbologia, il ritmo e la struttura.
Esplorazione di stili e generi: i corsi offrono l’opportunità di esplorare una vasta gamma di stili poetici e generi, dall’haiku a quella sperimentale e ciascuno può scoprire quali stili si adattano meglio alla propria voce poetica.
Feedback e revisione: un corso di scrittura sulla poesia offre l’opportunità di ricevere feedback costruttivo sui propri lavori e di imparare a revisionare e migliorare le proprie poesie. Questo processo aiuta gli scrittori a crescere e a perfezionare le proprie abilità.
Storia e contesto: i corsi possono anche includere un elemento di studio storico e critico della poesia, consentendo agli iscritti di comprendere il contesto in cui sono nate le diverse tradizioni poetiche e di analizzare le opere di poeti famosi.
Comunità poetica: partecipare a un corso di scrittura sulla poesia offre l’opportunità di entrare in contatto con altri poeti aspiranti, creando una comunità di scrittori che possono condividere esperienze, idee e risorse.
In breve, un corso di scrittura sulla poesia può essere un’esperienza formativa e gratificante per chiunque sia interessato a sviluppare le proprie abilità poetiche e a esplorare il mondo della scrittura in versi.