Come scrivere un incipit? L’incipit di un romanzo è l’inizio del racconto e svolge un ruolo fondamentale nel catturare l’attenzione del lettore. Nel mondo della letteratura, la prima impressione conta. Proprio come formiamo i primi giudizi sulle persone pochi secondi dopo averle incontrate, i lettori valutano un libro dalle prime righe. È qui che l’incipit diventa protagonista, esso è più di un semplice inizio: è l’ouverture della narrazione.
Prepara il terreno, introduce i personaggi e sussurra la promessa di avventure o drammi a venire. In questo articolo cercheremo di offrirti consigli utili su come scrivere un incipit, approfondiremo il ruolo dell’incipit nello storytelling, esploreremo gli elementi chiave di un’apertura forte e ti forniremo consigli ed esempi per crearne una che affascini i tuoi lettori dalla prima parola all’ultima pagina.
Come scrivere un incipit avvincente
Scrivere l’inizio di un romanzo o di un racconto può sembrare facile e invece poi, alla prova dei fatti, si rischia di rimanere ore o giorni o settimane lì, fermi, con la testa fra le mani davanti allo schermo luminoso e intonso del pc. Sapere come scrivere un incipit è il risultato della creatività dello scrittore oppure esistono tecniche precise che possono essere d’ausilio?
Gli autori con solida esperienza e i docenti di scrittura creativa sanno benissimo che un buon incipit non è solo frutto del genio e dell’intuito dello scrittore, ma anche di tecniche di scrittura che ci possono indicare come scrivere un incipit che sia avvincente ed efficace, ecco perché nei corsi di scrittura un’attenzione particolare è dedicata proprio a come si inizia un romanzo o un racconto.
Prima di passare al paragrafo dei consigli, vediamo quali sono i tre punti principali della tecnica dell’incipit:
- 1. L’importanza del tono: Il tono utilizzato sin dalle prime righe permette al lettore di capire il mondo nel quale si sta addentrando. Si tratta di una fiaba stravagante, una tragedia straziante, un mistero elettrizzante o un’avventura fantascientifica? La prima sfumatura presentata dall’incipit suggerisce ciò che verrà, attirando i lettori nella giusta mentalità;
- 2. La presentazione dei personaggi: nelle prime righe di apertura, i personaggi potrebbero fare il loro debutto. L’incipit li presenta, offrendo uno sguardo sulle loro vite o personalità. È una prima conoscenza del mondo che popola il tuo racconto.
- 3. Creare intrigo e accendere l’interesse: questo è forse il compito più importante dell’incipit, poiché nelle prime righe di un libro spesso sono gettate le basi per il problema centrale o la sfida che i personaggi dovranno affrontare. Pianta subito i semi della curiosità nella mente del lettore, spingendolo a scoprire come si svilupperà la vicenda e in qual modo si risolverà il problema che hai presentato all’inizio.
Consigli pratici su come scrivere un incipit
Ecco alcuni suggerimenti su come scrivere un incipit efficace:
- Inizia con un’immagine vivida o una situazione intrigante:
Crea un’immagine che susciti la curiosità del lettore. Potrebbe essere una scena insolita, un’azione misteriosa o una descrizione accattivante. - Introduci un personaggio affascinante o enigmatico:
Descrivi un personaggio principale che abbia caratteristiche uniche o che si trovi in una situazione particolare. - Crea un’enigma o una domanda senza risposta:
Poni una domanda o crea un mistero che spinga il lettore a voler sapere di più. - Collega l’incipit al tema principale del romanzo:
Fai in modo che l’inizio sia rilevante per la trama o il tema principale del tuo romanzo. - Utilizza uno stile narrativo coinvolgente:
Scegli uno stile di scrittura che catturi l’attenzione del lettore, che sia adatto al tono del tuo romanzo. - Ricorda che l’importante è creare un incipit che stimoli la curiosità e inviti il lettore a voler scoprire di più sulla storia che hai da raccontare. Sperimenta con diverse idee e stili fino a trovare quello che meglio si adatta al tuo romanzo o al tuo racconto.
Come scrivere un incipit, esempi famosi
Vediamo alcuni esempi di come scrivere un incipit tratti da autori famosi. Consideriamo l’inizio di “Orgoglio e pregiudizio” di Jane Austen: “È una verità universalmente riconosciuta che un uomo scapolo in possesso di una buona fortuna deve essere alla ricerca di una moglie“. Con questo incipit, Austen non solo dà il tono a uno spiritoso commento sociale, ma introduce anche il concetto di matrimonio come tema centrale.
Oppure, la famosissima apertura di Melville in Moby Dick: “Chiamatemi Ismaele”. Questo è uno degli incipit più iconici della letteratura; è conciso e coinvolge immediatamente il lettore creando un senso di intimità. L’uso della voce narrante in prima persona invita i lettori nella storia, facendoli sentire come se fossero interpellati direttamente dal protagonista.
O ancora, l’incipit di Orwell in 1984: “Era una fresca limpida giornata d’aprile e gli orologi segnavano l’una. Winston Smith, col mento sprofondato nel bavero del cappotto per non esporlo al rigore del vento, scivolò lento fra i battenti di vetro dell’ingresso agli Appartamenti della Vittoria, ma non tanto lesto da impedire che una folata di polvere e sabbia entrasse con lui”.
Da queste prime righe traspare l’aurea distopica e misteriosa che avvolge tutto il capolavoro dell’autore, la personalità schiva del protagonista ed il conflitto centrale dell’opera.
L’incipit di Cent’anni di solitudine di Gabriel García Márquez è considerato uno dei più belli della letteratura del Novecento:
“Molti anni dopo, di fronte al plotone di esecuzione, il colonnello Aureliano Buendía si sarebbe ricordato di quel remoto pomeriggio in cui suo padre lo aveva condotto a conoscere il ghiaccio. Macondo era allora un villaggio di venti case di argilla e di canna selvatica costruito sulla riva di un fiume dalle acque diafane che rovinavano per un letto di pietre levigate, bianche ed enormi come uova preistoriche. Il mondo era così recente, che molte cose erano prive di nome, e per citarle bisognava indicarle col dito“.
“Se davvero avete voglia di sentire questa storia, magari vorrete sapere prima di tutto dove sono nato e com’è stata la mia infanzia schifa e che cosa facevano i miei genitori e compagnia bella prima che arrivassi io, e tutte quelle baggianate alla David Copperfield, ma a me non va proprio di parlarne”, queste sono le prime parole di Salinger ne Il Giovane Holden.
Il tono di questo incipit connette da subito il lettore con il travagliato mondo interiore del protagonista, con le sue sofferenze e la sua personalità mordace. La narrazione in prima persona rende immediatamente visibili le sfumature della storia che stiamo per leggere.
Un altro esempio notissimo di come scrivere un incipit ci arriva dalla Russia di Lev Tolstoj. L’attacco di Anna Karenina è diventato addirittura proverbiale:
“Tutte le famiglie felici sono simili le une alle altre; ogni famiglia infelice è infelice a modo suo.”
F. Scott Fitzgerald sapeva bene come scrivere un incipit! Questo è quello de Il grande Gatsby:
“Nel mio tempo, vedevo il mio paese come il nuovo mondo, e un uomo aveva bisogno solo di cavalcare su questa lunga strada rosa senza fine, senza preoccuparsi di cosa potesse accadere lì fuori, al di là delle colline.”
Ecco l’incipit del Don Chisciotte di Miguel de Cervantes:
“In un villaggio della Mancia, il cui nome non intendo ricordare, visse non molto tempo fa un gentiluomo di quelli che hanno lance antiche e rocche in rovina.”
Il nome della rosa di Umberto Eco si apre con una frase semplice e immediatamente evocativa, insomma un ottimo esempio di come scrivere un incipit:
“Nell’anno del Signore 1327, all’alba del giorno 29 novembre, un giovane monaco si recò con i suoi superiori al monastero benedettino dell’abbazia di Northumbria, nel nord dell’Inghilterra“.
L’ombra del vento, romanzo che ha portato al successo lo scrittore spagnolo Carlos Ruiz Zafón, purtroppo scomparso nel 2020, è efficace e originale:
“L’ultima ora del pomeriggio cadeva sulla città, e la luce del crepuscolo si rifletteva su di essa come un fantasma, piovendo dal cielo come il sangue di un Dio assassinato.”
Come scrivere un incipit: famosissimo quello de Il signore delle mosche di William Golding:
“Il ragazzo sedeva in silenzio, sostenendo il peso del mondo.”
Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry ha un incipit ben conosciuto che ci immerge da subito nella storia e nello stile dell’autore:
“Quando avevo sei anni ho visto una volta un magnifico libro in una sala d’ingresso del mio zio. Era un libro grande con immagini straordinarie e qui dentro c’era scritto: ‘Il piccolo principe’.”
Come scrivere un incipit? In Norwegian Wood, lo scrittore giapponese Haruki Murakami ce ne offre un esempio:
“Ho una chitarra, chiamata Fender Stratocaster. Mi piace pensare che le chitarre femminili siano come le tigri, mentre le chitarre maschili sono come i leopardi. Le tigri vengono su di te e ti sbranano. I leopardi saltano su di te e ti stritolano.”
Lo Hobbit di J.R.R. Tolkien ha un inizio sorprendente, tanto quanto il personaggio immaginario che ci presenta:
“In una buca nel suolo, là viveva un hobbit. Non un buco sporco, umido, puzzolente, pieno di resti di vermi e con un odore di muffa, né un buco asciutto, spoglio e sabbioso, senza nulla in cui sedersi o su cui mangiare: era un buco-hobbit, e questo significa comodità.”
Come scrivere un incipit non era un problema per Ernest Hemingway. Ecco quello de Il vecchio e il mare:
“Il vecchio pescatore Santiago era andato per ottantaquattro giorni senza prendere un pesce. Per i primi quaranta giorni aveva pescato da solo.”
Il mastino dei Baskerville di Arthur Conan Doyle ha un incipit tutto incentrato sul protagonista assoluto del libro:
“Il signor Sherlock Holmes, il noto investigatore, aveva ricevuto una visita. Si era trattenuto a cena e ora, dietro il suo sigaro, era seduto nell’oscurità fumante del suo appartamento a Baker Street.”
E, a proposito di come scrivere un incipit, come non ricordare quello arcinoto de I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni? Tutti a scuola abbiamo letto l’attacco del romanzo in cui descrive il paesaggio dove si svolge la storia: “Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti…“.
Sono solo alcuni esempi di incipit famosi che hanno contribuito a rendere questi romanzi memorabili. Ogni incipit presenta un’apertura unica che stabilisce il tono e cattura l’attenzione del lettore, invitandolo a immergersi nella storia che segue.
Come scrivere un incipit, conclusioni
Quindi, cosa abbiamo imparato su come scrivere un incipit perfetto? Un’apertura forte è quella che attira il lettore con un approccio seducente, suscita curiosità con domande avvincenti e offre uno scorcio del viaggio a venire. Ci accoglie nell’universo della storia, rendendoci partecipi delle avventure o delle prove dei personaggi.
Se ti chiedi come scrivere un incipit, ricorda gli elementi chiave che abbiamo esplorato: l’importanza di un tono ben definito, la presentazione dei personaggi, l’introduzione del tema centrale e il fascino dell’intrigo. Con questi strumenti a tua disposizione, possa il tuo incipit essere un capolavoro che rimanga impresso al tuo pubblico molto tempo dopo aver voltato l’ultima pagina.
Adesso che sai come scrivere un incipit, ti auguriamo buona scrittura e che i tuoi inizi siano brillanti come quelli delle storie che abbiamo riportato!
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