Primo fine settimana di lezione per gli allievi di Scuola Passaggi: è cominciato il corso di scrittura promosso da Passaggi Festival e diretto da Lorenzo Pavolini, scrittore e conduttore di Radio 3. Il corso, che si è svolto a Pesaro nelle sale dell’Hotel Des Bains, è iniziato, come da programma, con un approfondimento sul tema ‘Basi e generi’ pensato per dare agli allievi gli strumenti necessari ad approcciarsi al testo.
Il direttore Lorenzo Pavolini inaugura le lezioni, tra gli strumenti dello scrivere e un viaggio dentro la migliore letteratura
Il compito di inaugurare ufficialmente le lezioni è stato affidato al direttore Pavolini che ha proposto agli studenti un’analisi di quelli che sono i ‘ferri del mestiere’: la voce, la lingua, il ritmo, la misura del testo, anche attraverso un excursus all’interno della migliore letteratura, italiana e straniera.
“Il racconto come strumento per misurare la distanza e lo smarrimento è stato il punto di partenza dei nostri corsi – spiega Pavolini – una scuola che inizia in un momento particolare per tutti. E dalla selva di Dante alle piscine di John Cheever, le strategie per attraversare certe distanze non mancano. Un asso della scrittura dell’io come Mauro Covacich e una maestra di scrittura breve come Susanna Tartaro, hanno fornito agli allievi di Scuola Passaggi le coordinate iniziali di questo viaggio che ci porterà dalla prima pagina al libro”.
La lectio magistralis di Mauro Covacich sulla letteratura come ricerca della verità
Il programma del primo weekend è, infatti, proseguito con una lectio magistralis tenuta da Mauro Covacich, scrittore e collaboratore del Corriere della Sera, autore di numerosi romanzi e finalista al Premio Strega con la raccolta di racconti ‘La sposa’: “Abbiamo attraversato l’autofiction come forma di scrittura autobiografica – afferma Covacich – mettendo in luce i diversi punti di vista da parte di scrittori come Valter Siti, Jamaica Kincaid, la vincitrice del Nobel Olga Tokarczuk, e i due francesi Annie Ernaux e Philippe Forest e come tutti questi sono accomunati dalla letteratura come ricerca della verità”.
Un laboratorio sulla scrittura breve: con Susanna Tartaro tra poesia e prosa alla ricerca dell’essenza
Nella seconda giornata di lezione si è entrati nel merito: Pavolini ha approfondito l’analisi di ambientazione e descrizione dei personaggi per poi lasciare spazio al laboratorio di scrittura a cura della scrittrice Susanna Tartaro responsabile dei programmi culturali di Radio 3 e dal 2001 alla cura di Fahrenheit.
Tartaro si è addentrata nel cuore del racconto attraverso esercizi mirati dedicati alla scrittura breve e agli haiku, componimenti di carattere poetico di poche parole nati in Giappone e che sintetizzano nella loro perfezione formale e nella loro essenzialità la capacità, ambita dallo scrittore, di controllare perfettamente il testo e di farlo proprio.
“La scrittura breve – sottolinea Tartaro – è una forma narrativa molto affascinante per icasticità e immediatezza.
Si trova a mezza strada tra poesia e prosa, e al lettore arriva in un baleno e, poggiandosi solo sullo scheletro di poche parole, lo spiazza. La sua sfida è arrivare all’essenza, a una possibile verità nello spazio bianco della pagina che la contiene”.
A settembre è previsto un nuovo corso “Basi e generi”, mentre a ottobre si svolgerà il secondo livello “Scrivere un libro”.